La casa è sicuramente uno dei posti in cui passiamo la maggiore parte del tempo, l’ambiente domestico è molto importante nel determinare lo stato di salute nostro e della nostra famiglia. Le diverse attività svolte tra le mura domestiche spesso compromettono lo stato di salubrità della nostra abitazione. Lo sporco, le polveri e la muffa sono i principali nemici dell’igiene e bisogna contrastare per tutelare la qualità della vita domestica. Prima di apprendere come intervenire nella maniera più efficace per la corretta manutenzione dell’alloggio, è bene soffermarci sulle buone prassi che permettono di ridurre al minimo le situazioni di scarso igiene
Sporco e polveri
Esistono fattori che possono determinare accumulo di polveri e di materiale organico prodotto dalla quoditianità domestica o introdotto in casa dall’esterno; questi piccoli microdepositi lentamente diventano un nido in cui batteri e acari proliferano e si moltiplicano portando a due tipi di sofferenza: i primi possono causare malessere e disturbi respiratori, i secondi allergie.
Suggerimenti
Nell’arredare casa non limitarsi ad una valutazione estetica: evi tare tende pesanti o difficili da lavare con disegni e trama grossa, moquette e tappeti permanenti sotto i quali si depositano le polveri e lo sporco
Consigliare ai membri della famiglia di pulirsi le scarpe prima di entrare in casa e avere cura di lavarle spesso, lavarsi sempre le mani quando si rientra a casa dall’esterno,
Gli animali domestici, se presenti, vanno curati e puliti frequentemente.
Muffa
Sono molte le attività che producono umidità all’interno della casa. L’umidità se rimane troppo a lungo nelle stanze, determina problemi di condensa, con conseguente formazione di muffa. I problemi di condensa si hanno soprattutto nella stagione fredda e si concentrano sul lato interno delle pareti che danno verso esterne dell’abitazione, in special modo negli angoli, dietro gli armadi, le credenze, i divani, ecc. Oltre a rovinare anticipatamente le superfici murarie, la muffa ha effetti negativi anche sul clima interno dell’appartamento e quindi sulla salute di chi vi abita.
Suggerimenti
La migliore soluzione per far uscire dall’appartamento l’aria viziata, umida e ricca di sostanze volatili inquinanti è quella di creare opportune correnti d’aria. In genere è sufficiente ventilare per 1-5 minuti l’appartamento aprendo le finestre se la circolazione d’aria è sostenuta, oppure per 5- 10 minuti qualora la circolazione d’aria fosse più tenue. Tale operazione dovrebbe essere ripetuta dalle 2 alle 4 volte al giorno. È bene che il ricambio sia effettuato con aria esterna più fresca rispetto a quella interna: nel periodo estivo, quindi, è consigliato ventilare a fondo l’abitazione nelle ore serale o di prima mattina.
Arieggiare indipendentemente dalle condizioni meteorologiche: l’aria fresca esterna è sempre più asciutta di quella interna
Nell’appartamento sono presenti alcune stanze con elevati tassi di umidità: il bagno, la cucina e le camere da letto. È un errore arieggiare queste stanze spalancando la porta che le collega con gli altri ambienti di casa perché, così facendo, invece di far uscire l’umidità dall’appartamento la si diffonde anche nelle altre stanze. Se le stanze sono particolarmente umide è meglio chiudere la porta e ventilarle abbondantemente aprendo la finestra.
Dotarsi di un misuratore di umidità. L’umidità delle stanze dovrebbe mantenersi preferibilmente tra il 45% ed il 55% Nel caso in cui il valore sia eccessivo, può essere utile un deumidificatore elettrico tipo questi per ridurre il livello di umidità nell’abitazione.