In questo mese dovremo salutare zucchine, pomodori e peperoni, ma contemporaneamente strizziamo l’occhio ai nuovi arrivati: zucche, spinaci ed erbette. Settembre è anche il mese ideale per le conserve fatte in casa, in particolare per la salsa di pomodoro e per la marmellata di frutti rossi. Un ottimo modo per tenere in dispensa questi prodotti estivi e gustarli anche durante l’autunno e l’inverno.
Le verdure di settembre
Bietole
Cetrioli
Cipolle
Fagiolini
Insalate
Melanzane
Peperoni
Pomodori
Ravanelli
Spinaci
Zucchine
Carote
Zucca
Sedano
I frutti di settembre
Fichi
Meloni
Mele
Pere
Pesche
Prugne
Susine
Uva
Lamponi
Mirtilli
Prugne
Le prugne fresche, coltivate per la maggior parte in Europa e in Calfornia, contengono le vitamine C, A e K, potassio, carotenoidi e fenoli. Questi ultimi due componenti sono antiossidanti, ma il loro contenuto nelle prugne varia a seconda del colore: le prugne rosse sono quelle a maggior contenuto di sostanze antiossidanti, mentre le prugne gialle sono maggiormente ricche di fibra.
Le prugne sono famose per essere d’aiuto nella regolarità intestinale, infatti sono lassative anche a piccole dosi. Questa proprietà è data dal mix degli acidi organici presenti, degli zuccheri e della ossifenisatina. Attenzione quindi ai possibili effetti indesiderati come flatulenza, diarrea e meteorismo. Le prugne sia fresche che secche sono da evitare in caso di coliti.
Per quanto riguarda le prugne secche, come visto in un articolo precedente per le albicocche secche, sono frutti molto più concentrati di nutrienti e quindi anche di zuccheri rispetto al prodotto fresco. Per questo motivo le porzioni devono essere limitate e risultano più adatte agli sportivi perché fortemente energizzanti e utili contro i crampi.
Conosciute le virtù delle prugne è tempo di preparare queste tortine senza glutine con la farina di mandorle.
Le prugne fresche sono di stagione da luglio a settembre, quelle secche tutto l’anno.
Spinaci
L’associazione mentale è subito fatta: spinaci – braccio di ferro – potenza. Tutti sappiamo che negli spinaci c’è un elevato contenuto di ferro che ci rende “forti”, infatti è tra i vegetali più ricchi di questo minerale insieme ai legumi, ma il ferro contenuto è difficilmente assimilabile a causa dell’acido ossalico. Questo acido forma con il ferro un “sale” che non lo fa assorbire al nostro corpo.
Risulta essere proprio a causa dell’acido ossalico che gli spinaci sono sconsigliati a chi soffre di calcoli renali e a chi soffre di osteoporosi, perché oltre al ferro limita anche l’assorbimento di calcio.
Gli spinaci contengono calcio, potassio, acido folico (utile in gravidanza), le vitamine C, K ed E e ben tre potenti antiossidanti: la luteina, la clorofilla e i carotenoidi.
Tutte queste qualità nutrizionali sono maggiori se gli spinaci sono consumati a crudo, meglio ancora se conditi con succo di limone che grazie all’acido ascorbico contenuto rende il ferro più facilmetne assimilabile. Se gli spinaci crudi proprio non vi vanno giù, un buon compromesso è la cottura a vapore.
Infine una curiosità: gli spinaci fanno parte della stessa famiglia (spinacia oleracea) della nostra amata quinoa e potete provare ad abbinarli in questa vellutata light.
Gli spinaci sono di stagione da settembre a maggio.