La fotografia è un mondo affascinante, una perfetta combinazione di tecnica e creatività che può trasformare il modo in cui vediamo il mondo. Nel mio viaggio come fotografo, ho sperimentato diverse tecniche e attrezzature per catturare immagini in modi sempre nuovi e intriganti. Una di queste tecniche include l’uso dei filtri IR (infrarossi), uno strumento che può trasformare completamente l’aspetto di una scena e creare immagini veramente uniche.
Cosa sono i filtri IR
I filtri IR, o filtri infrarossi, sono dispositivi che si montano sulla lente della fotocamera per permettere solo la luce infrarossa di passare, bloccando la maggior parte della luce visibile. La luce infrarossa è quella porzione dello spettro elettromagnetico che è invisibile all’occhio umano, ma può essere rilevata dalle fotocamere digitali.
Quando scattiamo una foto con un filtro IR, l’immagine risultante ha un aspetto molto diverso da quello che vediamo normalmente. Ad esempio, gli alberi e l’erba possono apparire bianchi o molto luminosi, mentre il cielo può diventare molto scuro. Questo perché le piante riflettono molta luce infrarossa, mentre il cielo ne riflette meno.
Come si utilizzano i filtri IR
L’uso dei filtri IR richiede un po’ di pratica e preparazione. Ecco alcuni passaggi chiave
Preparazione della fotocamera
Prima di tutto, avrete bisogno di una fotocamera che sia sensibile alla luce infrarossa. Alcune fotocamere digitali hanno un filtro interno che blocca la luce infrarossa, quindi potrebbero non essere in grado di catturare immagini IR anche con un filtro IR montato sulla lente. In alcuni casi, è possibile rimuovere questo filtro interno, ma questo dovrebbe essere fatto solo da un professionista qualificato.
Scelta del filtro
Quando si sceglie un filtro IR, è essenziale considerare il tipo di immagini che si desidera ottenere, in quanto ci sono vari tipi di filtri IR disponibili, ognuno dei quali permette di passare diverse lunghezze d’onda della luce infrarossa.
Per esempio, un filtro IR 720nm è una scelta comune per molti fotografi. Questo filtro blocca la luce con una lunghezza d’onda inferiore a 720 nanometri, compresa tutta la luce visibile. Il risultato è un’immagine con un aspetto molto “surreale”, con alberi bianchi e cielo nero, che spesso è l’effetto ricercato quando si fotografa in infrarosso.
Tuttavia, ci sono anche filtri con valori nanometrici più alti, come l’IR 950nm. Questo tipo di filtro blocca ancora più luce visibile, permettendo di passare solo la luce infrarossa più “profonda”. Le immagini catturate con questi filtri tendono ad avere un aspetto ancora più drammatico e sognante, con un contrasto più elevato tra le aree chiare e scure.
In aggiunta alla denominazione in nanometri, è anche importante considerare il fattore di forma del filtro. I filtri IR sono disponibili in varie forme e dimensioni, tra cui filtri a vite che si avvitano direttamente sulla lente, filtri a lastra che si inseriscono in un supporto di filtro dedicato, e filtri gelatinosi che si collocano dietro l’obiettivo o addirittura all’interno della fotocamera.
La scelta tra questi tipi dipende in gran parte dalle proprie esigenze e preferenze. I filtri a vite sono semplici da usare e offrono un’ottima protezione per l’obiettivo, ma possono limitare le opzioni se si utilizzano obiettivi con diverse dimensioni di filettatura. I filtri a lastra e i filtri gelatinosi sono più flessibili in termini di compatibilità con diversi obiettivi, ma possono essere più difficili da maneggiare e possono richiedere attrezzature aggiuntive.
Regolazione dell’esposizione
Scattare foto con un filtro IR cambia notevolmente le regole dell’esposizione che siamo abituati a seguire nella fotografia tradizionale. Questo perché il filtro IR blocca una grande quantità di luce visibile, costringendo la fotocamera a compensare con tempi di esposizione più lunghi.
Innanzitutto, dovreste considerare l’utilizzo della modalità manuale o della modalità di priorità di tempi sulla vostra fotocamera. Queste modalità vi danno il controllo completo sulla velocità dell’otturatore, che probabilmente dovrà essere molto più lenta del solito per permettere alla fotocamera di raccogliere abbastanza luce infrarossa. In molti casi, avrete bisogno di un treppiede per sostenere la fotocamera durante queste lunghe esposizioni per evitare il mosso.
Quando regolate l’esposizione, tenete presente che le misurazioni di luce del vostro fotometro potrebbero non essere accurate con un filtro IR. Questo perché il fotometro della fotocamera è progettato per misurare la luce visibile, non la luce infrarossa. Pertanto, dovrete fare affidamento su un po’ di sperimentazione e giudizio per trovare la giusta esposizione. Lo strumento di “istogramma” sulla vostra fotocamera può essere molto utile in questo senso, mostrandovi la distribuzione di tonalità chiare e scure nell’immagine.
È anche importante sottolineare che, in post produzione, le immagini infrarosse richiedono spesso un po’ di lavoro extra per ottenere il massimo dal loro aspetto unico. Potreste scoprire che dovrete fare aggiustamenti significativi ai livelli di nero, bianco e grigio per ottenere l’aspetto desiderato. Questo processo di regolazione può sembrare laborioso, ma è parte integrante dell’arte della fotografia infrarossa.
Ricordo la prima volta che ho usato un filtro IR. Non ero preparato per quanto fosse diverso rispetto alla fotografia “normale”. Ho dovuto fare molti tentativi ed errori prima di riuscire a ottenere un’esposizione corretta. Ma una volta che ho capito come funzionava, è stato come aprire una porta su un mondo completamente nuovo di possibilità creative.
Conclusioni
Usare i filtri IR in fotografia può sembrare complicato all’inizio, ma con la pratica può diventare una potente strumento creativo. Non solo permette di catturare immagini uniche, ma può anche aiutarci a vedere il mondo in modi nuovi e inaspettati.
Ricordo un viaggio che ho fatto in un parco nazionale. Avevo portato con me il mio filtro IR, ma non ero sicuro di come avrei utilizzato. Poi, mentre stavo passeggiando tra gli alberi, ho notato come la luce del sole filtrava attraverso le foglie. Ho montato il filtro IR sulla mia fotocamera e ho scattato una foto. L’immagine risultante era sorprendente: gli alberi brillavano di una luce quasi eterea, mentre il cielo era di un nero profondo. Quella foto rimane una delle mie preferite, un ricordo di quel momento e della bellezza straordinaria che può essere rivelata quando siamo disposti a vedere oltre il visibile.